Giorgio Persano
Piazza Vittorio Veneto 9
Torino
5 ottobre – 25 novembre 1999
Un respiro lento, un movimento leggero. L’enorme massa bianca, come una nube o una larva gigante, si dispiega nello spazio, sostenuta da un getto d’aria. E’ questa una delle installazioni che Per Barclay presenta alla Galleria Giorgio Persano di Torino, dopo la recente retrospettiva al Museo Nazionale d’Arte Contemporanea di Oslo. L’opera è in tessuto hi-tech (il medesimo usato per i paracaduti), e gioca tra l’impressione della solidità e la sua intrinseca leggerezza e precarietà. Un equilibrio di tensioni che è caratteristico del lavoro di Barclay. Da una forma statica e classica quale è il cubo fuoriesce una massa informe e organica. Il movimento nasce dall’inerzia, il disordine emerge dalla precisione, imprevedibile e incontrollabile. Qui, a differenza che in lavori precedenti dove la tensione creava un clima di inquietante sospensione, l’assenza di controllo non genera alcun senso di pericolo bensì un’impalpabile e vitale armonia.
Della mostra fanno anche parte alcune opere fotografiche, un aspetto importante della produzione artistica di Barclay, tra cui alcune nuove fotografie della nota serie Oil Rooms e altre in bianco e nero e mixed media in cui il soggetto modello è l’artista stesso.
Barclay si muove con disinvoltura tra i diversi media, oltrepassando le abituali coordinate ad essi legate, aprendo così spazi nuovi e imprevisti. Donandoci l’esperienza di nuovi luoghi, non “contaminati”, originali.
Marcia Wallace