Comunicato stampa
HERBERT BRANDL
Into the Light
2.11.2024 – 25.1.2025
opening 2 novembre 2024
Dopo l’importante mostra del 2017, Giorgio Persano presenta al primo piano di Via Stampatori 4, Torino, una nuova personale di Herbert Brandl, proseguendo la collaborazione ultratrentennale con l’artista austriaco. Questo nuovo progetto espositivo si articola intorno a dipinti di grande formato appartenenti all’ultima produzione del pittore, da sempre artista di rottura rispetto alle norme e alle aspettative della tradizione accademica viennese e protagonista significativo della scena contemporanea internazionale.
Attraverso pennellate ampie e libere, Brandl coglie frammenti di paesaggio, che siano profili spezzati di montagne o fenomeni atmosferici infuocati, senza interessarsi a un soggetto particolare e riconoscibile, ma rappresentando la natura accendersi come forma, colore, ritmo e struttura.
Un punto di partenza, e non di arrivo, la montagna nello specifico è per l’artista una forma di astrazione naturale che lo chiama a rappresentarla nella sua maestosità, esplorandone la complessa relazione tra distanza e desiderio, tra concretezza e concettualizzazione: “Brandl osserva le cose dai loro margini e per questo riesce ad andare oltre i loro riferimenti supposti. (…) Facendo convergere concezione ed emozione, lavora sul dipingere prima che sull’arte. Così crea immagini lontane dalla realtà – che sia interiore o esteriore – ma che rimangono pur sempre reali.” Sandro Droschl
In Brandl avviene dunque un’immersione profonda nell’essenza della natura, del tempo, pur preservando sempre la centralità e autonomia dell’atto artistico. Questa rivendicazione non solo sottolinea la spontaneità creativa dell’artista, ma gli permette anche di instaurare un dialogo autentico con il mondo naturale.
Ogni tela diviene così una battaglia tra ordine e caos, tra controllo e libertà, e – che sia un’evocazione di un’immagine “già immagazzinata come segno nella memoria” (Florian Steininger) o pura astrazione di linee e colore – l’energia del gesto si sprigiona, fino a diventare dell’opera l’unica possibile protagonista.