Marisa Merz (Torino, 1926-2019).
Unica rappresentante femminile del movimento dell’Arte Povera e grande protagonista della scena artistica italiana sin dagli anni Sessanta, Marisa Merz si distingue per aver seguito un proprio percorso artistico riservato e indipendente. Le sue mostre personali includono: Centre Georges Pompidou – Parigi (1994); Kunstmuseum Winterthur (1995 e 2003); Stedelijk Museum – Amsterdam (1996); Galleria d’Arte Moderna Villa delle Rose – Bologna (1998); Museo MADRE – Napoli (2007); Centre international d’art et du paysage – Ile de Vassivière (2010); Fondazione Querini Stampalia – Venezia (2011); Fondazione Merz – Torino (2012); Serpentine Gallery – Londra (2013); Macro Museo d’Arte Contemporanea – Roma (2016). Tra le sue esposizioni recenti: “The Sky Is a Great Space” al Metropolitan Museum of Art – New York e all’Hammer Museum – Los Angeles, nel 2017, al Serralves Museum of Contemporary Art – Porto, al Museum der Moderne – Salzburg, nel 2018; “Marisa Merz. Geometrie sconnesse palpiti geometrici” al MASI – Lugano, nel 2019 e “La punta della matita può eseguire un sorpasso di coscienza” alla Fondazione Merz – Torino, nel 2021. Dopo aver partecipato a partire dal 1972 a svariate edizioni della Biennale di Venezia, nel 2001 l’artista vi riceve il Premio speciale della giuria, e nel 2013 è insignita del Leone d’Oro alla carriera.